Comune
Home
- Dettagli
- Categoria: Cosa visitare
La chiesetta è stata ricostruita nel 1818 su un impianto precedente e custodisce al suo interno una tela del pittore saludecese Sante Braschi, rappresentante Crocifissione e Santi (1670).
- Dettagli
- Categoria: Cosa visitare
Castello di epoca medievale, conserva ancora intatte le tracce del suo passato e delle antiche fortificazioni, la cui suggestione è amplificata dall'incantevole scenario paesaggistico di cui si gode dal paese.
L'abitato è dominato dalla torre civica poi divenuta campanile della piccola chiesa.
Cerreto è noto nella provincia per essere da sempre stato il "paese degli sciocchi".
Famose sono le "storie" dei suoi abitanti raccolte e riproposte durante il caratteristico Carnevale, con le sue maschere tipiche: l'uomo-edera, la vecchia, la coppietta dei Conti Pontiggia e il pagliaccio, un cono di paglia e canne che alla fine della festa viene incendiato tra l'ilarità generale.
- Dettagli
- Categoria: Cosa visitare
Piccolo borgo fortificato a pochi chilometri da Saludecio.
Nonostante l'abbattimento della porta di accesso, conserva ancora intatto il fascino di un piccolo centro di origine longobarda ed è particolarmente suggestivo addentrarsi tra i suoi vicoli, che sono stati spesso scelti dalle locali compagnie teatrali come scenario per l'ambientazione di spettacoli itineranti.
È un vero balcone sull'Adriatico, collocato in posizione panoramica sulle vallate del Tavollo e del Foglia.
- Dettagli
- Categoria: Cosa visitare
Via Roma
Un'altra importante chiesa di Saludecio. Esternamente si noti la facciata ottocentesca in cotto arricchita da diverse modanature a beccatelli.
Murata sopra l'ingresso è una lapide
All'interno si conservano alcune opere dei secoli XVII e XVIII fra cui un notevole altare ligneo finemente intagliato e il dipinto raffigurante San Giuseppe, l'angelo custode e Sant'Agata, opera di G. F. Guerrieri (sec. XVII). Sono stati recentemente scoperti alcuni lacerti di affreschi, non ancora ben identificati né datati.
Annesso alla chiesa è il complesso dell'ex-convento dei Gerolomini, fondato nel 1640 dal Beato Cipriano Mosconi. Il convento, recentemente restaurato, è attualmente sede di una Casa di spiritualità.
Si segnala in particolare per l'antico chiostro con pozzo e per l'affresco ottocentesco rappresentante l'albero genealogico dei priori del convento.