La festa dell'8 maggio rappresenta una delle più antiche ricorrenze religiose della provincia, dedicata alla figura del beato Amato Ronconi, francescano del terzo ordine che visse a Saludecio nel corso del Duecento, il cui corpo è venerato nella chiesa parrocchiale.
La festività risale al 1448, come descrive Giuseppe Malatesta Garuffi nella Vita del Beato pubblicata nel 1693, quando cessò una grave pestilenza.
La festa prosegue la domenica successiva con la processione della Tomba di Pesaro, un pellegrinaggio che si svolge tradizionalmente da secoli: i fedeli del paese di Tavullia (l'antica Tomba) portano in processione fino al Santuario del beato Amato l'immagine della Madonna conservata presso la loro chiesa.
Ogni trenta anni a Saludecio si ripetono festeggiamenti particolarmente sfarzosi in onore del beato Amato e l'urna viene portata in processione su un carro trainato da buoi, dalla chiesa fino alla casa natale.
La festa autunnale, nata all'inizio del secolo scorso, si allaccia alla coltivazione delle noci, un tempo molto diffusa nelle nostre zone, ma è anche collegata alla figura del beato Amato e alla sua casa natale, l'Hospitales, ristoro per i pellegrini in viaggio verso Santiago di Compostela e verso Roma
La festa, al suono del liscio, si svolge nel pomeriggio della seconda domenica di ottobre, con giochi tradizionali, lotterie, vino e piadina.
Si possono acquistare, oltre alle noci, i "frutti antichi", come le nespole, le mele cotogne e le giuggiole.
La manifestazione si conclude con la premiazione della noce più piccola e più grande.
La festa è nata negli anni Sessanta insieme alla PRO LOCO stessa, l'Associazione saludecese che annualmente, in occasione della seconda domenica di maggio, ne cura l'organizzazione.
La sagra è dedicata ai prodotti tipici derivati dalla macellazione del maiale e in particolare alla porchetta, specialità gastronomica della Romagna e delle vicine Marche: un intero maiale viene arrostito nel forno a legna ed aromatizzato con vari "odori", primo fra tutti il finocchio selvatico.
Numerosi "porchettai" occupano la piazza principale offrendo questa fragrante specialità tipica non solo della stagione primaverile.
Recentemente la manifestazione è stata completamente rinnovata, prendendo come riferimento la tradizione delle vecchie fiere: alle occasioni di mercato si sono aggiunti cantastorie, musica popolare, antichi giochi.
Il Carnevale si svolge presso il castello in tempo di Quaresima.
Il momento centrale della festa è nella processione con l'immagine della beata Vergine della consolazione e del Ss. Crocifisso.
Dopo aver attraversato le vie del paese, il corteo giunge in piazza, e la cerimonia si conclude, dopo la solenne benedizione, con vino e ciambella per tutti, allietati dalle note del corpo bandistico.
La festa tipicamente popolare si svolge presso la chiesetta di Bernoca, celletta del primo Novecento sorta sul luogo della più antica chiesa del Mercadello.
La chiesetta ospita l'immagine della Madonna di Montepetrino, legata a una secolare tradizione che la vuole propiziatrice di pioggia in caso di siccità.
Si tratta di un'antica manifestazione legata alla civiltà contadina e alla benedizione degli animali. Sicuramente era anche occasione di festa e mercato.
Oggi ha carattere esclusivamente religioso: dopo la S. Messa viene distribuito il pane benedetto, che verrà dato in pasto agli animali, sotto la protezione di S. Antonio.
La festa, dedicata a S. Vincenzo Ferreri, è organizzata dalla comunità della frazione di S. Rocco. Essa unisce l'aspetto religioso (S. Messa e processione) a quello folkloristico, quando nel pomeriggio si svolgono un piccolo mercato, la pesca di beneficenza e l'intrattenimento musicale.
Festa organizzata dalla comunità parrocchiale di Cerreto.
Si svolge nel caratteristico castello di Cerreto e presso la chiesa parrocchiale di S. Salvatore.
Nel pomeriggio, dopo la tradizionale processione, vengono offerti vino e ciambella agli ospiti, il tutto accompagnato dalla musica romagnola.
La festa trae origine da tradizioni locali più antiche, soprattutto dalla processione notturna della vigilia, che dal castello di Meleto discende fino alla chiesa parrocchiale di S. Maria.
Il pomeriggio, animato da musiche, giochi popolari e gastronomia, offre l'occasione di assaggiare il vino novello.
La giornata si conclude con uno spettacolo pirotecnico, offerto dalla Pirotecnica ottavini di Meleto.
Tradizionale festa religiosa e popolare, che inizia con la celebrazione della S. Messa e si conclude poi con musica, danza e un bicchiere di vino.
Tipica festa parrocchiale nella quale la comunità si ritrova in festa, fra musica, stand gastronomici e spettacolini d'intrattenimento.